Perché Tenerife è un paradiso del surf
Il surf si è diffuso nelle Isole Canarie alla fine degli anni ’60, ma la gente delle Canarie è sempre stata legata al mare. Già i primi coloni dell’arcipelago facevano largo uso della pesca e della raccolta di conchiglie nelle zone costiere in cui si erano stabiliti.
Il legame con il mare ha fatto sì che i suoi abitanti si rivolgessero ad esso non solo come fonte di cibo e di sussistenza, ma anche come svago e puro divertimento.
Come è nato il surf? Negli anni ’60 l’australiano Peter Troy andava in giro con la sua tavola sotto braccio. Peter Troy fu un pioniere e portò il surf ovunque andasse, ma non fu il primo a giocare con le onde, perché sull’isola la gente già praticava questo sport con le tavole di vecchie barche.
Peter Troy ha fatto scuola a Tenerife, ma solo alcuni anni dopo, con l’arrivo di gruppi di surfisti provenienti soprattutto dagli Stati Uniti, il surf sarebbe entrato a pieno titolo nel cuore degli abitanti delle Canarie.
Fu a Punta de Hidalgo e a Bajamar che si stabilì il cuore del surf a Tenerife. A poco a poco queste località divennero un punto di riferimento per gli americani, gli australiani e per il resto degli europei, che cercavano lavoro come muratori o panettieri per sopravvivere durante i mesi invernali.
Tutto questo è cresciuto fino al documentario The Far Shore dei californiani Kevin Naughton e Craig Peterson. Questo documentario è un resoconto fotogiornalistico di 10 anni di viaggi di questi reporter in tutto il mondo per la prestigiosa rivista Surfer.
Tutte queste figure del surf hanno aperto la strada e, grazie a tutti loro, il surf alle Isole Canarie è arrivato per restare e rimanere per sempre legato alla sua storia.
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