Brittney Griner è stata rilasciata dal carcere russo dopo l’accusa di possesso di prodotti a base di cannabis

Brittney Griner, che ha raggiunto la fama di una delle più importanti stelle del basket femminile americano, è stata recentemente rilasciata da un carcere russo. Brittney Griner è diventata famosa come giocatrice di basket di oltre due metri, nota per le sue schiacciate durante la partita, cosa che nessun’altra giocatrice aveva mai fatto prima di lei. Era anche una fuoriclasse della difesa, in grado di dominare una partita su entrambi i lati del campo. 

Dopo aver vinto un campionato nazionale all’Università di Baylor, è diventata una stella del campionato femminile professionistico americano, la WNBA. Nonostante la grande fama legata al suo nome, gli stipendi della WNBA sono molto inferiori a quelli degli uomini dell’NBA. Questo ha portato Brittany, e molte altre giocatrici, a integrare le proprie entrate giocando a livello internazionale in Russia. 

Brittney Griner dominante sul campo da basket

Brittney si trovava in un aeroporto russo mentre si recava a giocare, quando un funzionario della dogana ha notato che aveva cartucce da svapo infuse di THC, un reato grave in Russia. È stata immediatamente arrestata ed è diventata una pedina inconsapevole in un gioco politico tra Russia e Stati Uniti. La situazione si è complicata ulteriormente perché il suo arresto è avvenuto poco prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che molti considerano ancora una violazione del diritto internazionale.

Brittaney Grinder sotto arresto

Nonostante i numerosi sforzi diplomatici per ottenere il suo rilascio, Griner è stata condannata a nove anni in una delle prigioni più famigerate della Russia. Fortunatamente, il Dipartimento di Stato americano è riuscito a negoziare il suo rilascio, ma non senza un costo.

Una manifestazione per liberare Brittney Griner

L’America ha praticamente scambiato Viktor Bout, un noto trafficante d’armi e di droga conosciuto come il “Signore della Guerra”, con Griner. 

Sebbene sia meraviglioso riavere Griner a casa, l’intero episodio non fa che sottolineare la follia della proibizione della cannabis e il sistema legale russo, notoriamente corrotto. Durante tutto il suo calvario, non c’è mai stato alcun dubbio che il presidente russo Vladimir Putin stesse tirando le fila. È improbabile che la Russia riformi presto le sue leggi sulla cannabis e ci sono molte altre persone imprigionate per lo stesso “crimine”. Finché ciò non accadrà, G13 Mag raccomanda vivamente agli amanti della cannabis di evitare di recarsi in Russia. 

G13 è un club privato di consumatori di cannabis con sede a Barcellona e una piattaforma multidisciplinare che sviluppa e produce diverse attività legate principalmente alla cultura urbana, alla musica e all’arte.

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