Amsterdam annuncia multe per il consumo pubblico di cannabis

Amsterdam è nota per il suo approccio tollerante nei confronti della cannabis, ma le cose stanno per cambiare: la città ha recentemente annunciato che emetterà multe da 100 euro a chiunque venga sorpreso a consumare cannabis nelle strade e nei parchi pubblici all’interno del famigerato “quartiere a luci rosse” della città, noto come “The Wallen”. 

Questa mossa è la risposta ad anni di lamentele da parte dei residenti del Wallen, secondo cui le persone abusavano della famosa tolleranza storica di Amsterdam nei confronti della cannabis, accendendosi apertamente gli spinelli in strada. Sfortunatamente, ciò ha portato a una situazione in cui c’è un vero e proprio contraccolpo contro il turismo nel Wallen, che comprende anche molti dei bordelli legali della città. La combinazione di turisti sconsiderati, sesso e cannabis ha creato un’ondata di gente del posto che vuole cambiare definitivamente l’immagine della zona.

Il primo coffee shop di Amsterdam è stato il “Mellow Yellow”, che ha aperto i battenti nel 1972. Questo locale è stato il pioniere della vendita e del consumo di cannabis in un ambiente regolamentato in città. Da allora, il modello del coffeeshop si è diffuso in tutta Amsterdam e in altre città dei Paesi Bassi. Questi locali sono diventati destinazioni popolari per i turisti interessati a sperimentare la cultura della cannabis in modo controllato e legale.

Si parla addirittura di spostare tutti i bordelli in una “zona erotica” designata fuori città. Molti sostenitori delle nuove multe per la cannabis vorrebbero andare oltre e limitare la frequentazione dei coffee shop di Amsterdam ai soli residenti. Al momento, questa proposta non ha preso piede ed è ancora legale consumare cannabis all’interno dei coffee shop di Amsterdam e sulle loro terrazze.

Forse nessuna città al mondo cattura l’immaginazione degli appassionati di cannabis come Amsterdam. Prima che la cannabis fosse “legale” in oltre la metà degli Stati Uniti e che ci fossero movimenti internazionali di riforma della cannabis, la scena dei coffee shop di Amsterdam era uno dei pochi posti al mondo in cui si poteva accendere legalmente. Quindi, anche se questa notizia è un po’ una delusione, non è difficile capire da dove provengano i residenti.

I coffeeshop di Amsterdam e dei Paesi Bassi in generale operano in base a normative specifiche, tra cui restrizioni sulla quantità di cannabis che può essere venduta e sull’età minima per l’ingresso e il consumo.

Sembra che il problema sia più che altro un gruppo particolarmente rumoroso e visibile di turisti festaioli che rovinano la vita a tutti. Non è difficile immaginare che si tratti degli stessi gruppi di turisti che vengono in città come Malaga e che bevono talmente tanto da costringere la città a imporre limiti massimi di consumo nei bar più frequentati dai turisti. 

La verità è che la maggior parte dei fumatori di cannabis è felice di andare ad Amsterdam e divertirsi nelle aree designate. Se state programmando un viaggio ad Amsterdam, tenete presente le nuove norme. Non ha senso peggiorare il problema e farsi multare di 100 euro. G13 Magazine terrà d’occhio questi sviluppi e vi terrà informati. Nel frattempo, assicuratevi di dare il giusto esempio e di godervi Amsterdam in modo responsabile!

G13 è un club privato di consumatori di cannabis con sede a Barcellona e una piattaforma multidisciplinare che sviluppa e produce diverse attività legate principalmente alla cultura urbana, alla musica e all’arte.

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